Sono state scavate 5 tombe (“chamber tombs“) risalenti al 1350-1200 a.C. nel cimitero di Ayia Sotira, nella valle del fiume Elissos, vicino a Nemea (Grecia).
Contengono oggetti di modesto valore e i resti di 21 individui, probabilmente provenienti dal vicino insediamento agricolo di Tsoungiza.

Fonte: The Indipendent
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La cronologia ottenuta con la dendroclimatologia, la branca della paleoclimatologia che studia il clima passato estrapolando informazioni dagli alberi, dimostra che Angkor – l’antica capitale dell’Impero Khmer – subì per decenni una siccità che ne avrebbe messo a dura prova l’esistenza.
Seguirono anni di monsoni insolitamente forti che inondarono con fango e altri detriti il sistema di canali, distruggendo parzialmente il sistema di conservazione dell’acqua e privando della necessaria acqua il quasi milione di persone residenti nell’area.
Infine, ci fu un più breve ma più rigido periodo di siccità all’inizio del 1400 che potrebbe aver dato il colpo di grazia alla città.
La maggior parte degli storici data la caduta della città nel 1431, quando venne conquistata dall’esercito siamese.
Fonte: Los Angeles Times
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E’ crollata la volta del ‘quindicesimo locale’ della Domus Aurea e di conseguenza il giardino sovrastante è franato all’interno.
L’assessore alla Cultura del Comune di Roma Umberto Croppi spiega: “Non ci sono danni di alcun tipo alla Domus Aurea che anzi è in una fase di consolidamento. Quello che è crollato è un grottone laterale che non riguarda direttamente il Palazzo costruito da Nerone”.
“Il crollo ha riguardato uno degli ambienti chiusi al pubblico (due delle cosiddette ‘costruzioni traianee’, dice il soprintendente ai Beni Archeologici di Roma Giuseppe Proietti) e utilizzato come deposito. È stato certamente ingente e sono rimasti sepolti molti reperti che però sono recuperabili. La volta, invece, non potrà essere recuperata. Adesso la zona è stata messa in sicurezza e si sta facendo la diagnosi degli altri ambienti”.

Qui una galleria con le foto del crollo.
Fonte: Adnkronos