Un cosmetico di 2000 anni fa

La lozione etrusca (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana)
La lozione etrusca (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana)

È stata resa pubblica la scoperta di un unguento etrusco: trovato quattro anni fa in una necropoli vicino a Chiusi nell’urna di una donna, la lozione è quasi intatta e risale alla seconda metà del secondo secolo a.C.

La tomba che lo conteneva è sigillata da una grande piastrella di terracotta che denota origini nobili; mentre l’iscrizione in rosso-porpora del nome della deceduta – Thana Presnti Plecunia Umranalisa – per i ricercatori conferma l’appertenenza ad una delle famiglie aristocratiche più importanti di Chiusi.

L'urna etrusca di Thana Plecunia (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana)
L'urna etrusca di Thana Plecunia (Soprintendenza per i Beni Archeologici della Toscana)

Le ceneri di Thana riposano in una piccola urna di travertino decorata con ornamenti e probabilmente il viso della dea Cel Ati.

Nelle vicinanze gli archeologi hanno trovato una sorta di “beauty-case”  decorato con ossa, avorio, stagno e bronzo. All’interno erano stati posti preziosi oggetti personali: una coppia di anelli di bronzo, un paio di pinzette, due pettini e un recipiente per unguenti di alabastro.

Il preparato era una miscela di olio di moringa (usato sia dai Greci che dagli Egizi), di resina di pino e di resina di lentisco. E dato che gli alberi di moringa si trovano in Sudan e in Egitto, e viste le origini egizie dell’unguentarium di alabastro, i ricercatori hanno concluso che l’unguento venne importato in Etruria.

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