Zahi Hawass risponde alle critiche sui danni alla statua di Ramses II

(Ibrahim Ramadan, Anadolu Agency, Getty Images)

Giovedì scorso una missione archeologica tedesca aveva scoperto una statua colossale di Ramses II nel sito dell’antica Eliopoli (oggi nel sobborgo di el-Matariya, alla periferia del Cairo in Egitto), sollevando polemiche sui social media per quanto riguarda l’utilizzo di una terna che avrebbe danneggiato la statua.

Alcune reazioni avevano puntato il dito contro i mezzi di trasporto, mentre altre avevano accusato di negligenza la spedizione archeologica e lo stesso Ministero egiziano per le Antichità. In difesa della spedizione archeologica è ora intervenuto il famoso archeologo ed ex ministro delle Antichità, Zahi Hawass.

(Khaled Desouki, AFP, Getty Images)
(Khaled Elfiqi, EPA)

di Zahi Hawass

«Souq Al-Khamis è un sito archeologico molto importante dove io personalmente avevo iniziato i lavori di scavo, e dove avevamo trovato i resti dei templi dei re Akhenaton, Thutmose III e Ramses II.

L’area di Matariya soffre di un problema molto grande: tutte le case e gli edifici moderni sono costruiti sopra i resti dei templi e delle tombe. Inoltre la maggior parte dei manufatti, che siano statue o templi, si trovano sotto le acquee sotterranee che vanno dai due ai quattro metri di profondità. Ed è difficile portare in superficie i reperti da sotto le acquee sotterranee. In passato avevo scoperto due tombe, una delle quali era anch’essa situata sotto le acquee sotterranee.

Vorrei confermare che di tutte le statue trovate a Matariya, nessuna è mai stata trovata completa; queste statue furono distrutte e rotte già in epoca copta. A quel tempo, i copti consideravano quegli edifici come pagani e per questo motivo li chiusero, distrussero tutte le statue e tutti i templi, e riutilizzarono i blocchi di pietra per costruire chiese, case ed edifici privati. È per questo motivo che non si è mai scoperta una statua completa a Matariya.

Ho anche contattato l’archeologo tedesco Dietrich Raue (Università di Lipsia), direttore dello scavo tedesco. Mi ha mandato un video che mostra i lavori di scavo e le fotografie di tutte le misure adottate per il trasporto dei reperti. Vorrei anche chiarire che il processo di trasporto di qualsiasi statua di grandi dimensioni, come ad esempio quella appena scoperta, è stata assistita da [professionisti] addestrati al più alto livello per il trasporto di statue pesanti [e] sarcofagi, alcuni dei quali del peso di 20 tonnellate.

La statua in questione venne rotta in vari pezzi durante il periodo copto. Confermo che apparteneva a Ramses II e non a un altro re, visto che in questo stesso luogo è stato trovato un suo tempio.

La missione ha trovato due pezzi della statua: il primo è una parte della corona, il secondo è una grande parte del corpo e pesa 7 tonnellate. Il primo pezzo rappresenta una buona parte della testa, con la corona, un bellissimo e completo orecchio destro e una parte dell’occhio destro. La missione ha utilizzato una terna per l’estrazione, e questo è stato un atto legittimo al 100% in quanto le terne vengono utilizzate in tutte le aree archeologiche.

Il capo della missione, Dietrich Raue, mi ha assicurato che il processo di sollevamento della testa è stato fatto con estrema professionalità e che la statua non ha subito un singolo graffio, e che il danno al viso era avvenuto in epoca copta. Questo piccolo pezzo lo si è potuto spostare facilmente, mentre il resto della statua si trova ancora nel sito. Verrà spostato lunedì prossimo anch’esso con una gru, dato che essendo sotto le acque sotterranee non ci sono altri modi. Il pezzo sarà supportato da un pannello di legno come era stato fatto con la testa.

Se non lo si trasporta in questo modo, allora non lo si potrà mai spostare. Questo è il metodo che si usa in tutti i paesi del mondo per spostare tutti i reperti archeologici di queste dimensioni. Pertanto, assicuro che quello che è stato fatto dalla missione è stato un lavoro scientifico di salvaguardia della statua, e che non c’erano altri modi per farlo.

Sono molto felice della scoperta e del trasporto di questa statua per la pubblicità ottenuta in tutto il mondo.»

Zahi Hawass
(Amr Nabil, AP)
(Khaled Desouki, AFP, Getty Images)

Oltre alla statua di Ramses II, gli archeologi avevano anche portato alla luce una statua di Seti II alta circa 80 cm.

(Luxor Times)
(Luxor Times)

Luxor Times

2 pensieri su “Zahi Hawass risponde alle critiche sui danni alla statua di Ramses II

Lascia un commento