Aperta per la prima volta dopo secoli la tomba di Gesù

(Dusan Vranic, AP for National Geographic)
(Dusan Vranic, AP for National Geographic)

Nella camera più interna del luogo dove sarebbe stato sepolto Gesù, una squadra di restauratori ha rimosso la lastra di marmo di copertura, per la prima volta dopo secoli, alla ricerca del banco di roccia originale dove venne posto il corpo di Gesù.

Molti storici credono che la grotta originale, identificata come la tomba di Gesù solo alcuni secoli dopo la sua morte, venne distrutta secoli fa. Eppure secondo il team di scavo, il georadar ha determinato che i muri della grotta stiano in effetti in piedi – a un’altezza di 2 metri e collegati al sostrato roccioso – dietro i pannelli di marmo della camera al centro della basilica del Santo Sepolcro.

«Quello che è stato trovato», racconta Fredrik Hiebert, archeologo residente della National Geographic Society, «è sorprendente».

(Oded Balilty, AP for National Geographic)
(Oded Balilty, AP for National Geographic)

Il lavoro fa parte di un progetto per rinforzare e preservare l’edicola, la camera che ospita la grotta dove Gesù sarebbe stato sepolto e risolto. È il centro di una delle più antiche chiese della cristianità, e uno dei suoi santuari più importanti. «Di solito trascorro il mio tempo nella tomba di Toutankhamon», dice Hiebert, «ma questo è più importante».

National Geographic è partner con il team di restauratori greci per documentare il lavoro.

Una chiesa pericolante

La basilica del Santo Sepolcro è un edificio del XII secolo che siede sulle rovine di uno del IV. È l’unico luogo dove sei denominazioni cristiane praticano il loro credo nello stesso sito.

L’edicola era stata restaurata per l’ultima volta nel 1820 in seguito a un incendio, e ha bisogno di rinforzi dopo anni di esposizione all’umidità e al fumo delle candele. Ci sono ancora delle enormi travi di ferro installate dalle autorità britanniche nel 1847, ma non sono sufficienti.

I lavori di restauro del punto più sacro richiedono un accordo comune dai vari custodi della chiesa, il che è solitamente difficile da ottenere. Le sei chiese cristiane (greco-ortodossa, cattolica romana, armena, copta, etiope, siriaca) sorvegliano gelosamente diverse parti del sito, e spesso si oppongono anche al più piccolo dei cambiamenti.

L’anno scorso, la polizia israeliana aveva chiuso brevemente l’edificio dopo che l’Autorità Israeliana per le Antichità l’aveva considerata insicura. Ciò aveva spinto le denominazioni cristiane per dare il via libera alla ristrutturazione, che è cominciata a giugno.

Cosa c’è sotto il rivestimento

I pellegrini fanno la fila tutto il giorno per vedere la piccola stanza dell’edicola. Si inginocchiano davanti a un rivestimento di marmo bianco; sotto, ci sarebbe il banco di roccia calcarea tagliata dal muro della grotta, dove venne posto il corpo di Gesù prima della resurrezione.

Le autorità della chiesa hanno chiuso l’edicola ai pellegrini lo scorso mercoledì, e gli operai hanno dunque tolto la lastra di marmo nella speranza di raggiungere il letto della sepoltura. Hiebert dice che la lastra non veniva rimossa dal 1550.

Sotto il marmo vi era uno strato di materiale di riempimento. Giovedì, i lavoratori avevano finito di rimuoverlo, rivelando una cosa inaspettata: un’altra lastra di marmo.

Hiebert dice che pensa che la seconda lastra, grigia e con una piccola incisione a forma di croce, risalga al XII secolo. È crepata a metà, e sotto di essa vi è un strato biancastro. «Non credo che sia la roccia originale», dice Hiebert. «Abbiamo ancora della strada da fare».

(Oded Balilty, AP for National Geographic)
(Oded Balilty, AP for National Geographic)

60 ore di tempo

Le principali comunità cristiane che governano la chiesa hanno concesso alla squadra solo 60 ore per scavare il sanctum interno. Gli esperti stanno lavorando giorno e notte per raggiungere il cuore della tomba e analizzarlo.

«Chiuderemo la tomba dopo averla documentata», dice Antonia Moropoulou, architetto presso l’Università Tecnica Nazionale di Atene, che supervisiona i lavori di restauro.

Il team di restauro vuole sigillare saldamente il cuore della tomba prima di iniettare la malta per rinforzare alcune parti del santuario, in modo che non possa filtrare verso la roccia sacra.

Una parte della tomba rimarrà esposta. Gli operai hanno tagliato una finestra in un muro dell’edicola, così i pellegrini possono vedere, per la prima volta, una parte del muro della cosiddetta tomba di Gesù.

(Oded Balilty, AP for National Geographic)
(Oded Balilty, AP for National Geographic)

Il patriarca greco-ortodosso di Gerusalemme, Teofilo III, ha assistito ai lavori con un sorriso sereno. «Sono contento che ci sia un’atmosfera speciale, di gioia nascosta», ha detto. «Qui ci sono francescani, armeni, greci, guardie musulmane e poliziotti ebrei. Speriamo e preghiamo affinché questa scena mandi un messaggio al mondo: l’impossibile può diventare possibile. Abbiamo tutti bisogno di pace e rispetto reciproco».

Il costo complessivo del progetto, oltre quattro milioni di dollari, sarà finanziato grazie a una serie di donazioni, tra cui oltre un milione offerto dal re di Giordania Abdullah II e 1,3 milioni di dollari messi a disposizione da Mica Ertegun, arredatrice d’interni e vedova del magnate dell’industria musicale Ahmet.

AP

National Geographic

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