
Cinque affreschi, rari quanto incredibilmente belli, che rivestivano una tomba campano-sannitica risalente al IV-III sec. a.C., sono stati ritrovati dal Comando carabinieri Tutela patrimonio culturale dopo essere stati trafugati a Paestum.
Si tratta di opere – come ha spiegato il Generale Mariano Mossa, comandante del nucleo TPC – che «valgono oltre un milione di euro».
Alla stessa cifra sono stati infatti «acquistati (dai tombaroli, ndr) in buona fede da un cittadino elvetico» e posti in un deposito a Campione d’Italia, dove sono stati ritrovati per intero e sottoposti a sequestro dal Tribunale di Roma nel maggio 2015.
Le cinque lastre affrescate raffigurano il rientro di un giovane guerriero con scudo, con il bottino di guerra e un mulo per trasportare i preziosi, e poi scene domestiche: l’accoglienza da parte delle donne della casa.


«Qui dentro c’è la vita di un membro dell’aristocrazia lucana del quarto secolo», ha detto Gabriel Zuchtriegelt, neodirettore del parco archeologico di Paestum, che ne ha spiegato la «grande importanza», perché se a Paestum ci sono centinaia di tombe, «ognuna è unica».
Presentate al Museo Storico dell’Arma «Dobbiamo essere orgogliosi di questi affreschi», ha sottolineato il ministro della cultura Dario Franceschini, presentando le opere recuperate al Museo Storico dell’Arma dei Carabinieri, insieme al Comandante generale dell’Arma Tullio del Sette.
«Dopo l’esposizione, – ha annunciato il ministro – il 10 gennaio torneranno a Paestum perché, la scelta che abbiamo fatto, a differenza del passato, è che tutte le opere tornino al luogo da cui sono state trafugate».



Bravissimi CC ottimo risultato
"Mi piace""Mi piace"