La misteriosa scomparsa della Nona Legione

La scomparsa della Nona Legione ha a lungo lasciato perplessi gli storici, ma potrebbe essere un agguato brutale l’evento che ha forgiato il confine tra Inghilterra e Scozia, si chiede l’archeologo Miles Russell, della Bournemouth University.

(BBC)

Una delle leggende più durature della Britannia romana riguarda la scomparsa della Nona Legione.

La teoria che 5.000 dei migliori soldati di Roma si persero tra le nebbie della Caledonia mentre marciavano a nord per sedare una ribellione, costituisce la trama di un nuovo film, “The Eagle” (L’Aquila). Ma quanto di questa storia è vera?

È facile capire il fascino delle storie che circondano la perdita della Nona Legione romana – un gruppo di guerrieri britanni che, sfavorita, infligge una sconfitta umiliante a un esercito professionale ben addestrato e pesantemente armato. È il trionfo finale del perdente, una improbabile storia di vittoria contro ogni pronostico.

Recentemente, tuttavia, la storia è penetrata ulteriormente nella coscienza nazionale di Inghilterra e Scozia.

Per gli inglesi, il massacro della Nona è una sorta di “David” nazionale che riesce ad avere la meglio su un “Golia” europeo inarrestabile.

Per gli scozzesi, visto il dibattito sul governo decentrato e l’identità nazionale, per non dire l’impatto culturale di Braveheart, il racconto è diventato quello degli highlander amanti della libertà che resistono agli imperialisti inglesi.

La leggenda della Nona acquisì forma grazie alla scrittrice Rosemary Sutcliff, il cui capolavoro, “The Eagle of the Ninth”, divenne subito un bestseller alla sua pubblicazione nel 1954.

Da allora, generazioni di bambini e adulti sono state incantate dalla storia di un giovane ufficiale romano, Marcus Aquila, e del suo viaggio a nord del Vallo di Adriano per scoprire la verità su suo padre, perso insieme alla Nona, e per trovare lo stendardo della legione, l’aquila di bronzo.

Gli storici hanno dissentito, teorizzando che la Nona non sparì assolutamente in Gran Bretagna e sostenendo che libro e film siano sbagliati. La loro teoria è stata molto più banale: la legione fu vittima di un trasferimento strategico, passando dalle fredde distese del nord dell’Inghilterra alle aride terre del Medio Oriente. Qui, poco prima del 160 d.C., furono spazzati via in una guerra contro i Persiani.

Il problema è che non c’è uno straccio di prova che la Nona sia mai stata portata fuori della Britannia. È solo una supposizione che nel tempo è diventata certezza. Tre mattonelle recanti il numero dell’unità della Nona trovate a Nimega, in Olanda, sono state utilizzate per sostenere l’idea del trasferimento dalla Britannia.

Ma esse sembrano tutte essere datate verso l’80 d.C., quando distaccamenti della Nona erano effettivamente sul Reno a combattere tribù germaniche. Non provano che la Nona lasciò definitivamente la Gran Bretagna.

In effetti, le ultime tracce certe relative all’esistenza della Legione in qualche parte dell’Impero romano provengono da York, dove un’iscrizione, risalente al 108 d.C., dice che la Nona stava ricostruendo la fortezza in pietra. Tra quel momento e la metà del secondo secolo, quando venne compilato un registro di tutte le legioni, l’unità aveva cessato di esistere. Cos’era successo?

I primi anni del II secolo furono profondamente traumatici per la Britannia. Lo scrittore romano Frontone osservò che, durante il regno dell’imperatore Adriano (117-138 d.C.), un gran numero di soldati romani fu ucciso dai Britanni.

Il numero e la portata di queste perdite rimangono sconosciute, ma evidentemente erano significative. La Storia Augusta, compilata nel III secolo, fornisce ulteriori dettagli, osservando che quando divenne imperatore Adriano, “i Britanni non potevano essere tenuti sotto il controllo romano”.

Il problema britannico era di profonda preoccupazione per il governo centrale romano. Grazie ad una lapide recuperata a Ferentino, in provincia di Frosinone, sappiamo che dei rinforzi di emergenza di oltre 3.000 uomini furono mandati sull’isola, nei primi mesi del regno di Adriano. L’imperatore stesso visitò l’isola nel 122 d.C., al fine di “correggere molti errori”, portando con sé una nuova legione, la Sesta.

Il fatto che risiedettero nella fortezza legionaria di York suggerisce che le “grandi perdite” di truppe militari, accennate da Frontone, si erano verificate tra le file della Nona. Sembrerebbe che la Sutcliff avesse ragione, dopo tutto.

Fu la Nona, la più esposta e la più settentrionale di tutte le legioni in Britannia, ad aver sopportato il peso maggiore della rivolta, finendo i suoi giorni a combattere i ribelli nel tumulto di inizio II secolo.

La perdita di una simile unità d’élite militare ebbe un risvolto inaspettato che si riverbera fino ai giorni nostri. Quando l’imperatore Adriano visitò la Britannia, si rese conto che c’era un solo modo per garantire la stabilità dell’isola: costruire un muro.

Il Vallo di Adriano venne progettato per tenere gli invasori fuori dal territorio romano e per garantire che potenziali ribelli dentro la provincia non avessero alcuna speranza di ricevere sostegno dai loro alleati a nord. Da questo momento, le culture su entrambi i lati del muro si svilupparono a ritmi e in modi molto diversi.

L’eredità finale della Nona fu la creazione di un confine permanente, che divise per sempre la Gran Bretagna. Le origini di ciò che sarebbero diventati i regni indipendenti di Inghilterra e Scozia possono essere fatte risalire alla perdita di questa legione romana.

Fonte: BBC.

96 pensieri su “La misteriosa scomparsa della Nona Legione

  1. La fonte è quanto meno sospetta. La IX fu trasferita, tutto il resto sono elucubrazioni della BBC e degli anglosassoni ansiosi di trovare una storia alla Asterix.

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    1. Perfetto, gli brucia ancora in di dietro per l’occupazione durata secoli, nei quali al contrario dei britoffoni i Romani hanno costruito ed insegnato cultura ovunque siano stati. Infatti l’attuale civilta occidentale (mondiale) tra la sua linfa dal grande impero romano. Nessuna citta al mondo ha dato il nome ad un impero millenario. Ave Caesar.

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  2. studio archeologia e ho molto aprpezzato sia centurion che the eagle per la bella ambientazione e le belle scene di battaglia specie in centurion,e anche per l’atteggiamento di entrambi i popoli,invasori che devono salvare la loro vita e invasi che lottano per la libertà…ma per quanto si voglia dire la base storica è assolutamente inconsistente,la nona legione fu annientata contro i parti a oriente prima della decisiva vittoria di roma…e parlare del vallo come di una fortezza fatta per rimediare alla sconfitta con tutto il rispetto denota poca conoscenza della storia,fu una caratteristica della politica di adriano quella di non puntare più sull’espansione dell’impero ma sul consolidamento,e mura difensive non furono fatte solo in britannia ma in tutto l’impero,africa e germania comprese……..prova di ciò e del fatto che i romani non vedevano affatto come una terra inconquistabile la britannia del nord è anche il fatto che antonino pio poco dopo spostò il vallo ancora più a nord,poi ripiegarono con commodo in un periodo in cui l’impero conosceva gia una brutta crisi…mi spiace ma centurion e the eagle sono solo dei bei film basati su una semplice leggenda che nulla o quasi ha di vero…se proprio si volesse parlare di una pesante sconfitta subita dai romani per mano dei barbari basterebbe parlare del disastro di varo che avvenne però in germania,dove furono annientate ben 3 legioni e anche in queasto caso l’avvenimento provocò si la decisione di porre il confine presso il fiume reno,ma cmportò anche molte scorribande punitive delle legioni romane ad opera di tiberio e germanico che bruciarono villaggi ed il primo ebbe anche pesanti vittorie,tanto che germanico dovette limitarsi a saccheggiare e tornare dietro il reno visto che nessun esercito germanico lo affrontò…un film su questo evento sarebbe interessante e presenterebbe una storia veritiera…

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  3. Io ho visto solo centurion e mi e’piaciuto molto pero spero che sia falso perche io odio quando i romani perdono… Io mentre studio la storia di Roma mi metto a piangere!e non sopporto. Che costantinopoli sia chiamata Instambul e tanto meno che i (romani)non esistono più .

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      1. Ragazzi io non vi conosco ma provo esattamente le stesse cose che provate voi! Odio quando i Romani perdono! e se si potesse tornare indietro nel tempo…. non ci penserei 2 volte a tornare all’epoca del Grande Giulio Cesare! Evviva le legioni! che gli Dei abbiano sempre in gloria i nostri avi! sapete che quando passo a Largo Argentina dove fu ucciso il Grande Cesare gli rivolgo sempre il saluto Romano … è un modo per sentirli vicini!!!!!

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      1. lucca, 08/04/2017 18.25
        anche a me piace la storia , quello romano e’ stato un grande impero. bisogna anche dire , pero’, che non erano altro che degli sfruttatori schiavisti.. altro che civilta’…per quanto riguarda i discendenti dei romani: pensi che i romani di oggi abbiano qualcosa in comune con gli antichi?(abbasta che se magna….). saluti bruno .
        e – mail : ottavianoaugusto3@gmail.com

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  4. La storia è scritta sempre dai vincitori,ma le verità dei grandi custodi che ricordano a noi tutti che il cammino verso la libertà è ancora cosa dei giorni nostri,non potrà mai essere insabbiata,perchè è qui che si vince…è qui che il popolo può tornare sovrano e trasformare il male del mondo in cui i tempi nostri sono caduti…è tempo di tornare a credere nella vita,in pace per l eternità…Artù.

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  5. credere di conoscere bene la storia è solamente un sogno umano ,in realta solo poco si sa di quello che successe,sono tante le legioni sparite nel nulla, così come sono tanti gli eserciti scomparsi, dalla battaglia di megiddo a el alamein, un unico tema scorre, il soldato combattente che per gli interessi di qualche nazione o dittatura o altro, si fa uccidere o entra nella gloria,i veri eroi però muoiono,uomini come noi,fanti o cavalieri, sono loro che fanno la storia,

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  6. Adelmo
    Fino a che punto sia vera la ricostruzione della vicenda che io conosco non so giudicare.
    A me risulta che, durante la rivolta dei britanni, guidati dalla regina Boudicca (o Budicca).
    Parte della nona legio, circa 3000 uomini senza cavalleria, venne inviata a proteggere gli insediamenti romani situati nell’attuale Galles del nord. Sorpresa durante il trasferimento, vene praticamente annientata, il legato che la comandava fuggì con la poca cavalleria disponibile ed in seguito si suicidò (o venne suicidato ).
    In seguito il governatore raggruppo’ quello che restava della nona con la decima e l’undicesima legione e contattati i ribelli nei pressi dell’attuale York, li spazzo’ via in una epica battaglia, che resta nella storia come uno dei più feroci massacri effettuati ( secondo gli annali circa 80.000 vittime tra i ribelli).
    In seguito la nona sarebbe stata ricostituita e quindi trasferita.

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  7. Cara BBC & Co. barbari siete stati e barbari sieti rimasti…
    In Italia si dovrebbe riscoprire le nostre origini tanto trascurate.
    Ma se ci si metto anche gli italiani a trascurale è la fine.
    Non si può elogiare la storia romana che subito ti danno del fascista è vergognoso.

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  8. 150 anni prima, a Teutoburgo Arminio ha fatto strage di 20000 romani in marcia e ancora oggi trovano dei resti di vario genere in quella foresta.
    Qualche storico ipotizza che la IX legio, sia stata richiamata dalla Britannia per andare in medio Oriente, ma non c’è traccia scritta.

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    1. Certamente tre legioni romane sonno state distrutte ma prese a tradimnto con l’inganno, per colpa di un comandante di escrementi (Varo). Quante altre volte le hanno prese di santa ragione, tanto e vero che silimitarono per tanti secoli a scorribande mordi e fuggi. Ave caesar.

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    1. si secondo me ai ragione un’esercito di migliaglia uomini potenti non ne stato annientato ma si sarà stabilito in qualk parte di quelle zone e spero k sia cosi perk roma è la migliore di tutti gli imperi è continuerà ad esserlo in eternità

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      1. LA GRAMMATICA, PER LA MISERIA! “HAI” RAGIONE, “UN ESERCITO” SNZA APOSTROFO, “NON E'” STATO ANNIENTATO, ROMA E’ “IL” MIGIORE DI TUTTI GLI IMPERI “E” CONTINUERA’ AD ESSERLO “PER”L’ETERNITA’. e NN STIAMO PARLANDO DI UNA SQUADRA DI CALCIO!!!

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  9. costruire un muro per difendersi dagli invasori è una stronzata bellica che solo i cinesi ed aggiungo i francesi del ventesimo secolo potevano ideare,i romani non facavano cacate cosi pazzesche, smmai adriano lo ha fatto semplicemente per tenere occupate le legioni e impedire pericolose alleanze tra legionari e ladri scozzesi

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  10. Giuseppe
    Settembre 05/09/2013
    a Simone la cultura che i nostri antenati romani ci hanno lasciato è di un’ inestimabile valore a partire sia dal patrimonio culturale che quello letterario ( la lingua Latina ), non mortificarti, verrà il momento in cui in tutta Europa si parlerà la lingua dei Cesari , e in ogni Città riplenderà di monumenti di stile romano che il mondo d’oggi ha perso in parte la memoria.
    Inoltre voglio sottolineare che tutti noi possamo credere a una società culturale (Romanizzata), è l’ossigino dei quei popoli che credono in quella cultura che ci è venuta a mancare in tutti questi anni , ovviamente vivendo in pace con tutti i popoli.
    Per quando riguarda la IX Legio lasciamo spazio agli storici di affermare la verità, una cosa sappiamo che è esistita, e già e un mito, e un mistero.

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    1. E spareremo fulmini dal culo!!! Dai siamo seri!! Roma e’ stata la culla della civilta’ ed e’ alla base della cultura occidentale!! Il problema e’ che noi per primi dovremmo curare e proteggere l immenso patrimonio che ci hanno lasciato!! Vai a Roma (io sono romano) e guarda in che condizioni versano i monumenti!!! C e’ da piangere!! Vorrei solo sapere che fine fanno tutti i soldi che portano ogni anno i ben 5000000 di turisti che pagano il biglietto per vedere il colosseo!!! Qualcuno lo sa? Sapete quanto costa il biglietto per vedere colosseo e fori imperiali ? 12 € !!! Ora moltiplicatelo per 5 milioni!!! In questa era noi siamo i barbari!!!

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  11. Impero romano luce dell’attuale civilta mondiale. Quale altro impero avrebbe difeso confini tanto vasti e difficili siti in tre continenti. Non fosse stato per le troppe guerre civili dove Roma brucio immense energie, molto probabilmente altre province si sarebbero aggiunte all’ impero. Altri 10 anni di vita e forse il Geniale Giulio Cesare avrebbe tentato sicuramente di distruggere i Parti e risalire poi verso l’Europa fino alla conquista della Germania. Poi come tutti gli imperi comunque la stella della citta eterna si sarebbe spenta. Nessun impero tanto vasto fu tenuto da poche legioni sicuramente formidabili macchine da guerra senza rivali. Quindi 4 barbari britofoni non hanno certo distrutto una intera legione se non nella loro fantasia. Per vincere i britoo-americofoni da sempre, devono avere una superiorita schiacciante gia ora altrimenti la prendono sel solito posto. vedi Viet-nam.

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  12. Spiriti di legionari romani in Inghilterra. Vedi qui:

    https://www.facebook.com/notes/walter-torquati/spiriti-di-legionari-romani-in-inghilterra/10151417122937973

    Mentre vivevo a Londra, un inglese mi chiese dove fosse finita tutta l’antica grandezza di Roma e dove fossero i potenti romani di una volta. Gli risposi che loro (gli inglesi) erano i discendenti degli antichi romani. Dopo un attimo di riflessione esclamò che avevo ragione, poiché in 400 anni di dominio romano le popolazioni britanniche si erano unite a quelle romane formando delle famiglie e l’attuale razza britannica.
    Un’altra volta un mio amico inglese di nome Laurence mi invitò a cena per Natale e mi disse che mi avrebbe fatto assaggiare una torta di natalizia inglese che noi in Italia non avevamo.
    Il nome della torta è Christmas pudding (plum pudding o plum duff). Quando mise una fetta nel mio piatto notai che era scura e con tanti pezzi di frutta secca che la facevano sembrare simile al nostro Frustingo natalizio. Quando l’assaggiai gli dissi che era uguale al nostro frustingo o fristingo. Una tipica torta marchigiana o dell’Italia centrale a base di frutta secca e fichi. La ricetta esiste da più di duemila anni ed è passata dalle mani etrusche a quelle picene. Il mio amico inglese rimase sorpreso dalle mie parole e non credeva che noi potessimo avere una cosa simile. Gli risposi che mia nonna di Ripatransone (AP) nelle Marche (nel Piceno) faceva tutti gli anni a Natale questo dolce. Si vede che tra la popolazione italica venuta ad occupare la Britannia c’erano delle donne picene che conoscevano questa ricetta e l’hanno trasmessa alle popolazioni del luogo.
    Non si finisce mai di imparare!

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    1. Ciao Francesco, benvenuto su Il Fatto Storico. Se ti interessa studiare le legioni romane, gli autori che non possono assolutamente mancare alla tua ricerca sono Yann Le Bohec, Adrian Goldsworthy, Giovanni Brizzi, Giuseppe Cascarino, ecc. ma anche Andrea Frediani, Edward Luttwak e molti altri..

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  13. Loro parlano della IX legione? Sapete che usano ancora le unita’di misura romane? Bha per quanto mi riguarda fino a quando non porteranno prove concrete di questa ipotetica disfatta della IX legione per me possono fare ancora altri cento film stile “centurion ” o “the eagle” !! Mi vien solo da ridere!!! Questo e’ certo: Quando Roma di notte era illuminata a giorno e contava gia piu di un milione di abitanti , le legioni romane appena sbarcate in quella umida isola chiamata Britannia incontrarono selvaggi che vivevano in palafitta!! Questo e’ reale e certificato quindi BBC FUCK OFF!!!

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    1. Prima di scrivere occorre riflettere. Ogni popolo cerca la gloria vera o fasulla. Oggi noi se vogliamo ridarci forza dobbiamo guardare a Roma. La Roma di allora non certo quella di oggi. I Britanni erano barbari appunto. L’Encicl. Britannica lealmente scrive… i Romani presero gli inglesi e li trasportarono dalla preistoria alla Storia. E la Roma, in breve, di allora, dicevo, non è la Roma truffaldina e ladra di oggi. Se parliamo da italiani di oggi NON possiamo che vergognarci siamo ladri/campioni e vigliacchi. E’ inutile prendersela con gli altri, non è sempre colpa di qualcun altro, guardiamoci allo specchio.

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      1. Bhe’ caro massimo, oltre che ho riflettuto prima di scrivere sono anche aggiornato!! Sono Romano e vivo in Inghilterra, conosco bene quello che pensano gli inglesi di noi Italiani. E fidati cultura o non cultura siamo considerati pochissimo!! E lo sai perche’? Proprio per la gente che la pensa come te!! Sono sicuro che te sei uno dei tanti italiani che quando e’ all estero si vergona di dire che italiano!! Il provincialismo delle tue parole e’ lo specchio di questa Italia!!Un paese ancora senza identita’!!! Sono fiero di essere italiano e delle mie origini e vado sempre a testa alta!!! Sono ancora piu fiero che il nostro piccolo “benessere” economico non derivi dai soprusi avuti dal colonialismo!! Te lo dico in modo piu spiccio e in romano moderno ( L inglesi so’ ricchi perche per piu di 400 anni hanno rubato e schiavizzato menzo mondo con le colonie) . U understad ? Quindi quando parli di Roma , e d Italia, tu prima rifletti!!!

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  14. Caro Filippo, Lei si dovrebbe chiedere perchè all’estero, non solo in GB non ci sopportano.
    Se esiste una persona che DEVE riflettere quella è proprio Lei o quelli come Lei. Grazie ai danni che provocate, quelli come me sono costretti a cercare di riparare, ma è MOLTO complicato. Per riflettere occorrerebbe sapere, Lei ha orizzonti miseri e limitati. Il provincialismo (se non nel Suo caso) non c’entra NULLA ed il colonialismo pure ( I Romani cosa facevano..?) Quando avrà avuta la poss. di confronti in Europa, Medio Oriente ed Americhe, come il sottoscritto, allora saprà qualcosa e potrà meglio riflettere. Lei è volgare ed arrogante, come tutti quelli che si vantano a vanvera di successi secolari che nulla hanno a che vedere con Lei. Voglio bene alla parte sana dell’Italia e detesto chi la distrugge (quel poco che rimane) facendo del male a tutti gli italiani. Rilegga quando scrive.. Understand si scrive con la N.

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  15. Caro massimo, uno storico francese e poi militante della resistenza cosi scriveva:”l’incomprensione del presente nasce dall’ignoranza del passato”. Quindi mio caro amico c entrano i romani il colonialismo e tutto quello che c e’ stato prima di noi!! Oltre che con una mentalita’ provinciale lei e’ anche prevedibile, ho letto dopo della “n” mancante e anche di altri refusi che per fretta e mancanza di tempo ho commesso!! Ci avrei scommesso che me lo avreste fatto notare. Che ridere!! Per quanto riguarda il motivo perche’ in “alcune parti” del globo siamo mal visti lo so meglio di lei!! Come le ho detto prima vivo in Inghilterra da qualche anno ormai. Forse lei non lo sa ma sono 14 anni che viaggio e ho sulle spalle 35 paesi esteri nel mondo!! Le premetto che i miei viaggi non sono in villaggio turistico o in alberghi prestigiosi, sono vere e proprie fusioni culturali dove apprendo dalla loro cultura e lascio qualcosa della mia. Spero che anche lei viaggi con coscienza! Altra cosa, non e’ vantarsi con gli altri popoli dei romani che mi rende migliore, ma far saper loro che anche la mia e’ una grande cultura questo si, mi fa sentire meglio. Solo una cosa concordo con lei anche se ha usato le parole sbagliare ( La Roma truffaldina e ladra di oggi) . Doveva scrivere “non come i governi che si sono succeduti a Roma, truffaldini e ladri”. Come ho scritto in un altro commento sempre qui, concordo con lei nel fatto che la situazione da noi sia catastrofica e sono io per primo a dire che in questi tempi siamo noi i barbari. Vai a Roma e cmq in tutta Italia e guarda come teniamo i nostri monumenti, e lo stesso con la nostra cultura!! L’immenso patrimonio storico culturale che i nostri avi “romani e non” ci hanno lasciato va potretto e mantenuto. Io rispetto il suo punto di vista anche se non lo condivido.
    Non si vergogni di essere Italiano ma anzi sii fiero di far parte dell Italia giusta, che viaggia si integra, assorbe e lascia qualcosa alle altre culture. Purtroppo tramite mail il nostro pensiero e’ sempre un po limitato, sono sicuro che davanti a un bel bicchiere di vino io e lei avremmo avuto una conversazione molto piu costruttiva e piacevole ma questo e’!!! Le auguro buone feste .

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    1. Lei continua per la Sua strada e scrive che non mi devo vergognare… ma cosa La porta a pensarlo…? Non mi vergogno di nulla. La Roma truffaldina… secondo Lei i governi vengono da Marte o sono l’espressione di un popolo..? Lei scopre la famosa acqua calda scrivendo che dobbiamo mantenere il patrimonio storico..! Non mi riferisco solo a quello romano. Esiste un famoso cimitero monumentale fra Venezia e Trieste ed ebbi la triste opportunità di godermi uno spettacolo indecoroso da parte di diversi italiani (intere famiglie) che pranzavano appoggiandosi sopra le tombe ed ascoltavano musica.. Detesto questi italiani e di loro, certamente, mi VERGOGNO. Non appartengo a queste tristi realtà come non appartengo a quelli che che portano i para-occhi e si rifanno alla gloria di altri per auto-esaltarsi. Se poi Le viene voglia di RIDERE è una Sua personalissima reazione, occorrerà capire su quali basi..ma come scrive Lei …QUESTO E’..!

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  16. Gli antichi Romani? Dal III o IV Secolo d.c. di Romani autentici non ce n’era manco più l’ombra!
    In poco meno di Mille anni, (dal VII Secolo a.c al IV secolo d.c. furono importati nell’Urbe, ma anche in tutta la nazione Italica, Milioni e Milioni di schiavi che a poco a poco presero piede nella civitas romana in tutto per tutto. Divennero dapprima schiavi, poi soldati ed anche ufficiali e generali, ma anche normali cittadini (liberti), ed in seguito magistrati, politici, senatori ed infine anche Imperatori!
    Lo scrivo solo per chi usa il vanto di sentirsi discendente degli antichi romani! Più probabile che la sua discendenza derivi da dignitosi pastori macedoni o albanesi-montenegrini, i quali attraversato l’Adriatico 5 o 6 Secoli or sono, si sono dapprima trasferiti in Abruzzo, ed in seguito con la transumanza nel Lazio, e poi negli ultimi due/trecento anni, presso la città di Roma o nei paraggi!

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    1. Volevo precisare, oltre che a Milioni di schiavi, che si sono a forza trasferiti nella penisola Italica e a Roma in particolare, anche Milioni di cosiddetti “barbari”, giunti a noi per mille ragioni, che nei secoli si sono integrati in tutti i ruoli della società civile romana, fino a giungere anche al ruolo di Imperatori in almeno un paio di casi!

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    2. Esatto.Ma il voler cercare nella storia antica la propria appartenenza è una reazione non così rara in periodo di grande crisi identitaria ( attualmente con le ondate migratorie il fenomeno si fa più diffuso,bisogna cercare una radice gloriosa per differenziarsi dell’altro) Nessuno potrebbe mai negare l’eredità lasciata dai romani,tuttavia litaliano odierno (anche inglesi ,francesi o tedeschi) antropologicamente parlando ,non è “geneticamente” simile agli antichi perché appunto,ancora prima della dissoluzione dell’Impero, la penisola italica età già abitata da altri popoli ( chiamarli ancora barbari non dimostra poi tanta conoscenza storica,da molti anni si sta studiando anche l’apporto di quelli “barbari” alla cultura)

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      1. Vorrei che riflettesse sulla crisi di identità italiana e NON. L’influenza americaneggiante ha devastato la nostra cultura. Il trionfo del dio dollaro (mentalità anglo-sassone) di DISVALORI al posto dei valori, che sono alla base di ogni civiltà,
        ha contribuito al progressivo inserimento dell’apparire al posto del concreto ESSERE. Tristezza tutta italiana è quella forma di servilismo anche linguistico che contribuisca, per esempio, alla distruzione della nostra lingua. Rifletta è mai possibile che solo in Italia esista un Ministero definito in inglese..? E’ mai possibile che in alcuni ospedali appiano cartelli con scritte solo in inglese..? Non è piu’ logico scrivere in italiano ed in piccolo la traduzione in inglese..? Ogni settimana appaiono nuovi termini ( la maggior parte ripete a pappagallo e non ne conosce neppure il vero significato) termini che soppiantano, nel parlare comune, l’italiano..? PERCHE’ avviene tutto questo..? E’ contro questo comportamento superficiali e sciocco che forse qualcuno ricerca le proprie radici, ricerca un senso di appartenenza che non è certamente a sfondo discriminatorio. Ogni popolo ha subito invasioni, guerre, infiltrazioni pacifiche, la coscienza storica , come scrive Lei, non è che la sommatoria di eventi diversi ma è anche dirigere lo sguardo alla ricerca di una prima radice. I romani definivano barbari i non romani. I barbari hanno certamente contribuito al trionfo dell’impero. Ne hanno goduto, hanno imparato tutto quello che non sapevano e lo hanno usato , alla fine, a loro vantaggio. Rimane comunque il sistema romano che ha poi insegnato o meglio prodotto il salto di qualità di altri popoli (in primis, popoli mediterranei, inglesi, francesi , in forma minore tedeschi) Concludendo occorre qualcuno che sappia come si accende un fuoco se..poi si scaldano tutti i vanno a cercare altra legna lo mantengono invita ma se si spegne rimangono al freddo. Chiaro..? Saluti

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  17. Oggi la recente scoperta al di qua del muro Wall o vallo di Adriano di un villaggio sicuramente caledone ci dà forse un quadro differente. I kaledoni non erano gli attuali Scozzesi . Gli attuali Scozzesi sono discendenti di File irlandesi o pirati irlandesi . Probabilmente la loro incursione su vasta scala costrinse gli ultimi kaledoni a trovare rifugio oltre la linea fortificata romana che poi diventerà il vallo dove restarono a risiedere per ungo tempo fino ad uscire dalla storia. E’ probabile che la IX Hispanica ma anche l’ XI Sarmatica in questa prima fase abbiano perso metà degli effettivi. Ora due cose: o hanno perso i signa per cui sono state sciolte o ricostituite e dislocate altrove.

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  18. …non per andare controcorrente,e senza nulla togliere alla storia ed alla gloria di roma…ma pare che di italico abbia poco o nulla vista la diretta discendenza da Enea…eroe troiano (attuale turchia) dei fondatori Remo e Romolo. Che sbaragliarono le popolazioni autoctone…cioè i veri italici.

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    1. Sarebbe corretto se Enea non fosse arrivato da solo….diciamo con un migliaio di uomini. Risulta altresì che Roma all’inizio era solo un covo di ladri ( come oggi) e s e ciò fosse completamente vero l’impero sarebbe il risultato di questa situazione non di un solo uomo. sarebbe

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    1. E’ quello che ho scritto. Viva Roma, quella Roma. Li onoriamo. Ma oggi è diverso, oggi è solo tristezza.. dove sono i romani SE non su tutti gli scandali. Sono sempre..troppi.

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  19. vedo comunque con una certa felicità anche se con diverse idee e mentalità , una moltitudine di persone che francamente non credevo , accomunate da un interesse diretto o indiretto dalla storia romana antica . E’ quello è l ‘ importante per me è la storia romana è importante : e il sapere è importante . Sapere e conoscere la storia di roma che ancora non conosco : per me quello è importante.

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  20. Concordo. Sapere e conoscere. La minor parte dei testi è di origine non italiana. Per testo intendo visione fredda e logica. Ciò che ci può interessare è conoscere detta storia. senza mortificarla a propria convenienza. Era un periodo lontanissimo con realtà diverse, però era geograficamente parlando, di nostra pertinenza, eravamo (erano) noi che comandavamo in ogni parte relativamente conosciuta. Attualmente siamo noi gli schiavetti di altri popoli. Viva la vecchia Roma.

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      1. Caro mio servirebbe un altro IMPERO ROMANO per cambiare questo mondo di pacifisti senza onore e gloria. Schiavismo? In che mondo vivi? Almeno i ROMANI hanno lasciato un segno e ancora oggi viviamo grazie a LORO

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  21. lucca 14/04/2017 15.55
    salve francesco, grazie per la tua risposta . perche’ dici “in che mondo vivi ” ? non e’ forse vero che gli antichi romani ( da non confondere con quelli attuali…) hanno schiavizzato mezzo mondo ? e che importa se era 2000 anni fa’ ? certo che hanno lasciato un segno , ma ricordati che la “pax romana” era imposta …gli inglesi hanno fatto lo stesso rubando e schiavizzando negli ultimi 400 anni !! ( vedi india, sudafrica , scozia , jamaica ,malvinas, ecc… ) ecco perche’ non hanno il nostro debito pubblico !!! attendo una tua risposta . saluti, bruno .

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    1. Per i Sigg.ri Francesco/Bruno
      I Romani hanno lasciato un segno..! Pienamente d’accordo, quei Romani. Personalmente parlo sempre di Impero in senso lato. I Romani di oggi.. è meglio lasciarli nella parte che loro spetta. L’impero era veramente un punto di riferimento (non parlo solo delle legioni e di come erano addestrate). L’impero era un riferimento di attività sempre avanti agli altri. La loro logica generale, l’attività costruttiva, le strade, la scultura, l’attività legislativa, il sistema fognario, la disponibilità di acqua, i camini o meglio una serie di costruzioni che provvedevano all’utilizzo di acque per le funzioni alimentari (fino a venti costruzioni ad inserimento di caduta liquida per la farina..) le piccole fabbriche dell’epoca……A questo Impero mi riferivo..capacità d’insegnamento per tutti. Qualcuno scrisse fare, saper fare, insegnare a fare. La storia inglese che parte dal copiare quella Romana , ha continuato la stessa strada. Certamente anche schiavizzando. La situazione però era ed è ben diversa.
      Anche loro hanno costruito ed insegnato ma nel frattempo hanno anche modificato il modus operandi di uno stato. Premiando chi se lo merita molto di piu’ di quanto l’Italia abbia mai potuto, voluto e dovuto. Noi o chi per noi ha già scritto la storia. Oggi è molto piu’ opportuno cercare di salvarsi e lasciar stare quello che altri popoli a noi sanno o vogliono fare molto meglio di noi. Il debito deriva da tutte queste attenzioni che non siamo mai stati capaci di volere e di cercare. E’ molto meglio cercare il soldino facile, facile . Altro che lavorare ed impegnarsi. Saluti. Massimo.

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      1. viareggio 27/04/2017 14.53
        carissimo massimo , grazie per la tua risposta , che trovo esauriente e assai competente.mi ha fatto molto piacere riceverla .si in effetti hai ragione , si deve vedere cio’ che i romani hanno insegnato ai popoli sottomessi, non solo sfruttamento ma possibilita’ di inserirsi nel mondo romano. in fondo il mondo e’ sempre andato cosi’ e andra’ sempre cosi’: ieri gli egiziani , poi i greci, dopo i romani e cosi’ via. oggi ,dopo gli inglesi tocca agli americani…concludo col dire che a chi domanda ” ma a che serve studiare la storia ” ? rispondo che la storia e’ affascinante in quanto e’ la “storia dell’uomo” . saluti a presto, bruno ….

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    2. Buongiorno Bruno, sono pienamente d’accordo sul fatto che i romani come tanti altri dopo di loro hanno schiavizzato popoli e culture. È se oggi abbiamo quello che abbiamo lo dobbiamo proprio a tutti quei popoli , romani in primis , che in passato hanno esteso i loro domini la loro cultura la loro conoscenza a popoli che per vari motivi sono indietro anni luce rispetto ad altri. La natura umana è basata sull’espansioniamo senza il quale non si potrebbe crescere.

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      1. SALVE FRANCESCO, GRAZIE PER IL TUO INTERVENTO. TU DICI : “La natura umana è basata sull’espansioniamo senza il quale non si potrebbe crescere.” SI SARA’ ANCHE VERO, PERO’ LA CIVILTA’ PORTATA DAI ROMANI, QUEI POPOLI INDIETRO DI ANNI LUCE , L’HANNO PAGATA CARA!!! QUANTI SCHIAVI SONO STATI IMPORTATI A ROMA PER MANTENERE UNA MASSA DI FANNULLONI? PER FORZA ROMA ERA RICCA : SPOGLIAVA I POPOLI E LI SFRUTTAVA… PERO’, SE DICI CHE COSI’ VA IL MONDO…AL GIORNO D’OGGI ABBIAMO GLI INGLESI CHE NON HANNO IL DEBITO PUBBLICO DELL’ITALIA PERCHE’ FURONO “AIUTATI” DALL’INDIA, SUDAFRICA, SCOZIA., JAMAICA, ECC…SPERO DI RISENTIRTI PRESTO, CIAO, BRUNO . 20/04/2017 17.56

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      2. Ciao!!!! Penso che il problema dell’Italia sia la mancanza di forza interna. Un popolo con carattere può competere con il mondo è noi dopo Roma siamo diventati un popolo di schiavi , molti paesi prendono spunto , ancora oggi, dal Grande Impero Romano , noi invece? Siamo deboli schiavi di un “popolo” chiamato Europa , siamo schiavi della nostra stessa forza . E fino a quando non ritroveremo il coraggio di “schiavizzare” gli altri popoli (non intendo guerre ma dal punto di vista dell’esportazione dei nostri prodotti, del nostro turismo , dei nostri valori ecc) il.nostro debito salirà sempre di più. Una volta eravamo temuti e rispettati adesso siamo schiavi di paesi come l’India (caso Maro’) dell’Egitto (vefo Reggiani) della Turchia , siamo schiavi senza libertà di opinione . Ci comandano a casa nostra e se devo essere sincero mi vergogno di ciò che siamo diventati.Sapendo che discendiamo dal più Grande Popolo che la Storia abbia mai visto: ROMA!!!
        Ti auguro una buona serata. A presto

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  22. Francesco . Grazie. Valutando con fermezza ed onestà quanto la storia ci comunica sono d’accordo nel riconoscere che ci dobbiamo solo vergognare di ciò che siamo diventati. E’ veramente triste continuare ad apprendere notizie che non fanno che convincerci che la realtà è totalmente diversa dal piacere che proviamo se parliamo di Storia dell’Impero Romano. Oggi abbiamo l’Alitalia che continua a fallire nonostante i miliardi che ci costa. Devo aggiungere …altro..? India..Egitto.. è meglio non parlarne. Saluti Massimo.

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  23. La storia ha i suoi cicli. Ritornerà il massimo fulgore, ma “Ai posteri l’ardua sentenza”. Noi al momento abbiamo dimostrato di essere una generazione che per quanto pensa non agisce abbastanza.

    Sic est.

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    1. Già i “Romani” di oggi, i contemporanei, NON sono certo i ROMANI di allora, la storia delle vicente odierne e non solo lo insegna fin troppo bene purtroppo, qui a Roma ora c’è la piena decadenza, dove allora c’era il “faro dell’umanità” il CENTRO del potere mondiale dell’epoca in ogni aspetto (civile, culturale e spirituale) generando gli embrioni della civiltà occidentale come la conosciamo oggi….che tristezza vero i tempi attuali?!? Certo ci sono i “cicli” della storia (teoria dei corsi e ricorsi) ma oggi il POTERE si è spostato nei paesi anglosassoni….il CENTRO del potere mondiale ora è a New York e a Londra (ci avevate mai pensato?) e domani….Tokio e Danjerlee (India) così dicono le profezie della “GERARKIA”…cosa ci volete fare, noi abbiamo avuto il nostro momento (e che momento 1000 anni), ma ora è venuto il tempo degli altri, lasciamo lavorare la “Legge di Progresso” per il bene dell’evoluzione umana.

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  24. Romani…romani..italiani (…romani scevri delle legioni e lasciati a se stessi). Ogni popolo deve o dovrebbe avere dei riferimenti basilari sul sentimento nazionale di riferimento. la progenie, civile e culturale. Dovrebbe avere dei riferimenti ben precisi. Gli attuali italiani, malauguratamente, oppure volutamente leggendo la storia, sono assolutamente digiuni di questo….. trasporto….. che dovrebbe essere a disposizione di tutti. Ogni popolo si basa su indici militareschi o derivati dal grado di civiltà acquisito e maturato. Osserviamo il cammino di altri e confrontiamolo con il nostro. Parlando di Romanità dobbiamo renderci conto che senza questi…attributi…noi non abbiamo nulla a che vedere con l’Impero. Impero che durò circa 500 anni (forse meno) gli antecedenti sono stati di maturazione continua ed al termine dell’Impero ( visto e rivisto) la storia ci dice …che non potevano continuare oltre un logico e certo… limite. Non la vedo semplicemente come tristezza fine a se stessa, è la logica che si manifestava e si manifesta quando non la si può piu’ evitare.

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  25. Un articolo privo di conclusioni storicamente valide, scritto da un inglese per gli inglesi. “forgiato il confine”, “divisione tra ingliterra e scozia”….Lo spirito Romano era altro….

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  26. questo articolo è tutto sbagliato, tralasciando per un anonimo la storia della legio IX la quale comunque, secondo prove storiche risalente agli anni 70, è sopravvissuto e trasferita, anche solo la motivazione addotta in questo articolo per la costruzione del vallo di Adriano è totalmente sbagliata. Il vallo fu costruito non per i bretoni, popolo oramai sopraffatto dalla’ impero e quasi totalmente annesso, ma bensì per le ricorrenti scorrerie dei sassoni, popolo nordico strettamente legato alle antiche tradizioni vichinghe.

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  27. quanti commenti a vanvera o che riprendono erronee valutazioni, volute o meno, in realtà gli odierni italiani discendono dagli schiavi, magari di diritto italico dei romani , i patrizi secondo me sono pressoché estinti, bisogna considerare l eccezionale miscuglio etnico della fine dell’impero, i massacri e le carestie dovuti ai tempi delle guerre gotiche, l apporto di popolazioni orientali, veramente notevole nei territori bizantini e non solo orientali, in alcune zone sono evidenti i discendenti di soldataglia di limes inviata da Bisanzio, i longobardi refuso dei popoli distrutti dagli unni e miscuglio di dalmati, avari, norici, pannoni e germani forse discendiamo in gran parte da questi. senza dimenticare ulteriori apporti successivi, quindi con buona pace di mussolini e co siamo come cagnolini meticci che poi sono più intelligenti di quelli di razza.
    i romani furono grandi i patrizi e il loro impero un equilibrio perfetto, al mondo non c è nulla di perfetto, di paure e minacce premi e punizioni in modo da tenere un simile mirabile costruzio

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  28. i romani non conquistarono mai la scozia, parte nord, perché dovevano incutere il timore nei britanni dei barbari del nord cosi da tenerli buoni, i romani sapevano che la più grande stupidità di un popolo è costruire una muraglia, costruirono quella per tenere occupati i legionari evitare contrabbando evitare pericolose commistioni tra legionari e popoli scozzesi soprattutto orge e figli misti. gli scrittori romani inventarono poi panzane tremende per incutere paura nelle popolazioni soggette e sminuire la grandezza di roma anche per motivi scaramantici-religiosi, panzana uno i germani distruggono le legioni nella foresta nera, panzana due i batavi si ribellano e vincono, panzana tre al nord gli scozzesi distruggono una legione panzana quattro budicca distrugge londra, panzana cinque non si possono sconfiggere definitivamente i parti

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  29. Massimo-Claudio
    Nessuno ha mai scritto che i Romani conquistarono La Scozia . Aggiungo che i Romani eressero due muri e quello Adriano era IL SECONDO, IL PRIMO ERA CA. 200 KM PIU’ A NORD MA RISULTO’ ESSERE TROPPO DIFFICILE DA MANTENERE. Circa le panzane
    da lei riportate… vorrei fosse piu’ preciso. Può essere piu’ chiaro e spiegarle meglio…? Non si capisce cosa Lei voglia cercare di spiegare…! Grazie.

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  30. che la maggior parte delle notizie storiche che abbiamo sono favolette raccontate all’epoca per propaganda, come la famosa battaglia di tetroburgo un falso storico che si evince solo leggendo la storiella, erano storielle inventate per tenere buono il popolo, intendo poi come popolo l ‘insieme delle popolazioni dell’impero e per molteplici scopi , come nel caso frenare la voglia di conquista del popolino romano, e incutere timore nei galli della gallia per possibili invasioni barbariche, perché gli uomini si tengono con la paura, lo stesso vangelo è un libretto di propaganda, io penso che all’inizio chi lo scrisse pensò che non avrebbe avuto alcun successo e invece ancor oggi cretiene si fanno uccidere per esso.

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  31. Per il Signor Luigi.
    Grazie per la risposta. Ripete quanto già scritto. Ognuno ha le proprie visioni. Non ritengo discutibile quanto Lei ha scritto e riscritto. Rimango sempre fedele alla interpretazione di fatti storici ( o propriamente storici) . Le opinioni possono variare su di un argomento del tutto fantasioso, mi riferivo alla panzane..! Sui fatti, che nessuno sino ad oggi abbia mai elucubrato, o ritenuto effimeri, non posso essere sulla Sua eccessiva fantasia. La storia la scrivono i vincitori. Credo che Lei, ad esempio, si riferisca a Teutoburgo non Foresta Nera, ed il monumento al vincitore , è stato eretto alla memoria dopo troppi anni. Saluti.

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  32. grazie lei è veramente un pensatore liberale per suo grande onore ha risposto in modo intelligente, ma ripeto la mia è interpretazione, si, l ermeneutica è sempre soggettiva ahimè, ma credo che sia quella che più si avvicini alla verità ho fatto solo un esempio sulla battaglia di varo, ma rifletta proprio su questo argomento, che tra l altro trova conferma nei ritrovamenti archeologici, nessun generale per quanto sprovveduto e anche se fosse stato sotto effetto di droghe pesanti avrebbe fatto in sequenza errori cosi grossolani come narrati da tacito, piuttosto al’ epoca ci fu una rivolta delle legioni che non volevano essere stanziate in germania duramente repressa con cancellazione delle stesse, i romani poi non avevano alcun interesse a conquistare la germania , veramnete neanche la gallia lo fece cesare per motivi elettorali diciamo cosi, la germania produceva solo vacche e legno, freddo e schiave, non c era bisogno di ciò nell’impero, gli storici sono persone che vedono tutto come si vuole che si veda

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  33. per quanto riguarda i fatti, mi sa dire quali fatti ha lei in mano se no libri della corte imperiale’? l ‘unico fatto e che la germani aldilà del reno non fu inglobata nel’impero ma i mercanti romani scorazzavano , questi si sono dati certi, e in seguito questo è un altro dato certo le legioni arrivarono fino all’elba con massimino il trace ed anche qui ci sono rilievi certi semplicemente perchè massimino voleva sterminare i germani per motivi personali e fu assassinato dal senato’ che non voleva il genocido, poi bisogna saper leggere tra le righe comunque , le pongo una domanda come fece con cinquantamila uomini a conquistare tutta la gallia ? è semplice è scritto nel de bello gallico

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  34. Per il Sig. Luigi. Ho letto e riletto piu’ volte il De Bello. Dal mio punto di vista fu l’organizzazione romana e la disorganizzazione gallica che in pari maniera riuscì a permettere la conquista della Gallia stessa. Le consiglio di andare a rileggersi (Alesia) la storia del doppio assedio. Il De Bello non ha mai riportato niente di diverso da quello appena scritto. Se una pseudo civiltà non riesce a difendersi da sola significa che questa era la realtà di allora. Roma agì su queste basi. I mercanti romani non appaiono determinanti su questa logica di base. Se poi Lei decide di andare a cercare altre motivazioni, oltre a quelle scritte e non scritte, è una difficoltà di detta persona, che difficilmente avrà seguito o approvazione . Varo sembra a tutti che abbia commesso troppi errori uno legato all’altro.
    Dalla valutazione di questo operato dedurre che circa 20.000 uomini persero la vita semplicemente per un errore personale mi sembra eccessivo. Ho letto e visto diverse ricostruzioni del fatto e ritengo che i Cheruschi (tramite il loro re) tentarono di dissuadere Varo ma l’orgoglio e la fiducia (Arminio) che questo Signore aveva in sé stesso ebbero la meglio. Saluti.

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  35. le rispondo solo per il de bello gallico.
    i galli persero perché avevano un organizzazione sociale troppo primitiva, lo racconta proprio cesare nel citato, i galli fino a qualche secolo prima avevano fatto tremare il mondo erano guerrieri eccezionali, ma ora si erano arricchiti e si erano creati classi sociali in perenne lotta tra loro, per stare tranquilli i poveri che erano la stragrande maggioranza dovevano dichiararsi schiavi dei più nobili ricchi proprietari terrieri, altrimenti sarebbero in corsi in continue spogliazioni, tanto erano andate oltre le cose che se i germani attaccavano la maggior parte della popolazione manco reagiva sperando che iddio li vendicasse, non dimentichi i sacrifici umani dei druidi che erano uno strumento di oppressione e terrore, ora roma aveva i tribunali e per somma sfortuna aveva conquistato una zona della gallia , provenza, se qualcuno anche romano rubava una pecora bastava andare al tribunale per ottenere giustizia, il più delle volte, dunque cesare con le sue legioni disciplinate tecnicame nte avanzate e guidate genialmente non aveva che affondare il coltello nel burro, lo scrive cesare ed è il suo resoconto al senato, nel de bello mette un altra considerazione che va per la maggiore tra i cosiddetti storici, il rilassamento dei costumi ma quello lo ha scritto per dare fumo negli occhi e perchè il senato voleva richiamare la massa dei propri cittadini al rispetto della tradizione e della autorità, gli antichi costumi, visto che la situazione stava sfuggendo di mano a roma

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  36. si ricordi che i capi germani, del popolo più numeroso gli svevi, avevano capito qualcosa e per evitare di fare la fine dei galli obbligavano il proprio popolo a spostarsi di continuo e a nessuno permettevano di avere grandi proprietà, questo li rendeva imbattibili e difficili da conquistare, comunque varo ha fatto secondo tacito errori che anche uno studentello romano avrebbe subito riconosciuto, addentrarsi in una foresta, fidarsi delle guide affidarsi a capi barbarici non costruire un accampamento una volta costruito abbandonarlo tutte cose secondo il diritto romano bellico da fucilazione alle spalle, scrive cosi tacito per giustificare l’improbabile sconfitta ed addebitarla al solito rammollito ed alla spietatezza dei barbari subumani incivili simili a bestie , ma anche dotati di dignità, cosi fa contenti tutti, ora i tedeschi i quali devono ringraziare i romani se esistono ancora, anche se Hitler li ha portati quasi allo sterminio tanto sono tonti, non vedevano l ora di trovare prove dove sarebbe avvenuta battaglia ma non hanno trovato nulla, perché il fatto non è mai avvenuto, inoltre, lo stesso tacito dice che budicca aveva distrutto londinium, gli archeologhi inglesi hanno scoperto che nel tempo della distruzione la città godeva di ottima salute

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  37. alcuni resoconti narrano di ammutinamento delle legioni aldilà del reno con legionari schieratisi con i germani, a tutto questo germanico pose fine e fece enormi stragi tanto da essere poi avvelenato da tiberio

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  38. quanto sappiamo delle vicende storiche di quel periodo? Poco, sempre troppo poco! Ergo dobbiamo imparare a saper astrarre dai soliti documenti rimasti dalla caduta dell’Impero. Dobbiamo pensare che moltissimi testi e iscrizioni e che altro siano scomparsi oppure siano ancora da scoprire. Film come questo sono una patente asineria che stravolge una passata realtà. Storicamente da un lato mostrano l’ignoranza e la desolante decadenza della cultura attuale, dall’altro come sempre in ogni epoca i posteri rifacciano ex novo la storia ed i fatti. L’unica soluzione a questi errori è la paziente ricostruzione storica lontano da ideologie e fantasie superficiali.

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  39. Per il Sig. Archinto.
    Dal Suo scritto si evince che la realtà attuale sembra essere questa, ovvero quella tramandata. Lei aggiunge quanto già scritto . Ideologie e fantasie superficiali possono essere oscuranti ma, purtroppo, esistono. Siamo alcuni dei posteri attuali, bisognerà attendere e leggere quanto, altri futuri posteri, aggiungano a ciò che ognuno di noi ritiene sia o se vogliamo possa essere abbastanza corretto. Saluti.

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  40. se vuole le do una chiave di lettura universale per tutte le vicende storiche umane, la storia si ripete perché gli esseri umani fanno sempre le stesse cose tipiche della propria specie animale, ad un certo punto sono cosi prevedibili da risultare noiosi

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  41. signor archinto la storia la scrivono quelli che sono al potere al momento e l’interpretazione dei fatti ed anche la loro mistificazione sono dettati da cosa si vuole comunicare ai sudditi, è ovvio che gli inglesi vogliano accreditare la loro superiorità razziale anche sui romani facendo distruggere legioni o scoprendo l’america prima di colombo ecc. ecc. eppoi ala storia serve anche a dimostrare, portando la pedina a dama lentamente, che si ha ragione ad avere l’ordinamento e le leggi che si hanno e che questo, dove si vive, è il migliore dei mondi possibili, io ammiro gli anglosassoni hanno capito tutto e sono dei maestri nel manipolare falsificare ed interpretare la storia come vogliono, d altra parte heidegger ci insegna che siamo immersi nel presente e dunque anche il passato è funzionale al momento.

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  42. per leggere la storia in modo abbastanza obiettivo bisogna partire da dati di fatto e non prendendo per oro colato tutto quello che ci è pervenuto. i dati di fatto sono che l’uomo è un animale molto pericoloso e all’occorrenza anche cannibale, naturalmente ci sono differenze tra le varie sottospecie passate e presenti del genere homo, che sono tuttavia abbastanza lievi, dunque l’uomo tende ad essere solitario ed indipendente nel nucleo familiare, ma si riunisce sotto la guida di un capo quando è minacciato o deve fare bottino, pronto a ribellarsi e a mangiarselo anche quando il pericolo scema, ora la civiltà costituita da grandi aggregati tende a stabilire un ordine che invece è una continua guerra tra quelli che sono sottomessi e chi è al potere,chi comanda deve costantemente creare una giustificazione all’ordine costituito sedare i più pericolosi e paventare oscure minacce o addirittura fare stare tutti in continuo stato di bisogno o di guerra. più primitive sono le civiltà e più volente sono, tranne l’egitto ma non mi dilungo,pìù evolute e più sofisticati sono i modi per dominare che escludono o rendono meno presenta la violenza fisica. applichi questo sistema e leggerà senza fatica tutte le vicende storiche che poi sono dovute anche alla contigenza

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  43. Vorrei rasserenare Inglesi e Scozzesi (che comunque, dopo i Romani, con le successive invasioni hanno pochissimo DNA dei Pitti. Un po’ di più se ne troverebbe negli Irlandesi) che per Roma la Caledonia, per la sua povertà ed inospitalità, non rappresentava un territorio appetibile. Altra cosa era ciò che è l’attuale Inghilterra e Galles (ricche di stagno). In Britannia stanziavano in media 3 legioni x un totale che non superava, nell’Impero, i 15.000 uomini. Considerando che l’impero disponeva non meno di 60 Legioni e che x la conquista della Dacia furono messe in campo dalle 12 alle 15 Legioni ed altre formazioni minori x un totale circa di 150.000 uomini possiamo comprendere lo scarsissimo valore economico che l’attuale Scozia rappresentava x Roma. Bisogna inoltre ricordare che spesso gli “ambiziosi” Governatori in Britannia lasciavano sguarnita l’isola x marciare avventurosamente su Roma. Siano sereni i Britannici, se per Roma la Caledonia avesse avuto grande rilevanza economica i Pitti avrebbero fatto velocemente la fine dei Daci.

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  44. La nona legione e possibile che abbia trovato la propria fine a nord dell Inghilterra.E soltanto per volere del senato che è stata dichiarata dispersa per nascondere l ingloriosa sorte.
    David

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    1. La Storia delle tre legioni e’ la seguente: con la venuta del principato la XII legione , quella del fulmine , degli Etruschi e del dio Baal si trasferi verso l’Eufrate dove resto fino al V sec d.c.

      La XIII legio nata dalla XII , quelja dell’antico culto dell’orso , resto’ sulle montagne delle Alpi e nelle Russie con base a Vienna.

      La IX legio quelka del culto egizio dell’acquila, si sposo le belle scozzesi e costruirono un bel vallo per separarsi dall’imperatore.

      Poi tutti si ritrovarono a Venezia dal V sec in avanti

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