Una nuova analisi degli scheletri dei primi americani ha concluso che la grande differenza anatomica presente tra gli antichi e gli attuali Nativi americani è spiegabile prendendo in considerazione due colonizzazioni del Nuovo Mondo.
Inoltre, lo studio suggerisce che l’ultimo antenato comune tra i primi e gli ultimi gruppi di Nativi americani doveva trovarsi al di fuori del continente. In altre parole: prima dell’arrivo degli antenati degli odierni Nativi americani, in America era già giunto un altro gruppo di individui.

I ricercatori hanno confrontato una serie di scheletri del Sud e del Centro America risalenti dai 7500 agli 11500 anni fa con quelli di più di 300 Nativi americani di 1000 anni fa.
I dati morfologici sono stati poi inseriti all’interno di sei scenari possibili per l’insediamento del Nuovo Mondo, tra cui una singola migrazione con e senza cambiamento evolutivo avvenuto nel tempo, e due migrazioni nelle Americhe.
“Le differenze [morfologiche] sono così grandi che è altamente improbabile che i primi abitanti del Nuovo Mondo siano stati i diretti antenati delle attuali popolazioni di Nativi americani”, dicono gli autori dello studio, pubblicato su PLoS One.
Nello scenario da loro proposto, una prima migrazione proveniente dal Nord-Est dell’Asia e passata attraverso lo stretto di Bering potrebbe aver dato origine alle prime popolazioni americane trovate nel Sud e nel Centro America.
Questa prima diffusione tra i “Paleoamericani” e i Nativi americani probabilmente avvenne prima dell’evoluzione della caratteristica morfologia cranica tipica degli odierni Nativi americani. Questa morfologia sarebbe stata invece portata nel continente in una seconda ondata di migrazioni, di nuovo dall’Asia orientale e seguendo più o meno lo stesso percorso.
I paleoantropologi Katerina Harvati (University of Tubingen), Mark Hubbe (University Católica del Norte) and Walter Neves (San Paulo University) concludono: “Ciò che di fatto dimostriamo è che i processi associati con l’insediamento delle Americhe sembrano esser stati più complessi di quanto spesso non vengano proposti”.
Fonti: Heritage-Key, AFP.
ma questi paleoamericani avevano fattezze caucasiche? erano imparentati con gli Ainu?
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Che avessero fattezze caucasiche non lo dicono e, mi pare, non lo hanno ancora indagato.
Per quanto riguarda gli Ainu, il grafico dice che con questi paleoamericani avevano un qualche antenato comune vissuto in Asia, ma non erano la stessa popolazione. Quindi, parenti molto lontani.
Francamente questo studio mi sembra un punto di partenza. Si basa solo sui dati morfologici che, per quanto interessanti, hanno certamente bisogno di riscontri nel campo della genetica, dell’archeologia, ecc.
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Questi scheletri dei primi americani, potrebbero avere un collegamento con gli Olmechi, dato
che da loro sculture si evince la presenza di altre razze sul continente mericano?
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L’analisi del DNA sui resti di un bambino, appartenente al sito gravettiano di Mal’ta in Siberia, ha mostrato caratteristiche sia europoidi che native americane:
http://www.bbc.com/news/science-environment-25020958
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