Una misteriosa città sommersa nei Caraibi

(Heritage Key/Google)

Dei ricercatori hanno annunciato la scoperta di una grande città antica sotto al Mar dei Caraibi; la localizzazione precisa è ancora segreta e, forse, è antecedente alle piramidi di Giza.

Le immagini satellitari della città – diversa dal sito sommerso al largo di Cuba trovato da russi e canadesi nel 2001 – sembrano mostrare una piramide alta e stretta e grandi piattaforme con piccoli edifici su di essi.

Il capo della spedizione – che vuole rimanere anonimo – dice: “Abbiamo persino trovato una costruzione con pali paralleli in piedi e travi fra le macerie di ciò che sembra un edificio in rovina. Non puoi trovare pali e travi senza l’intervento umano”.

Gli scopritori insistono nel dire che non sia Atlantide (di cui peraltro dubitano l’esistenza) ma che “[…] questa città potrebbe esser stata una delle tante di una civiltà avanzata, marinara, basata sul commercio […]”.

Ecco le immagini satellitari appena rilasciate (il sito è a poca profondità nell’acqua):

(Herald de Paris)
Pianta di una stanza e rovine di fondamenta e muri (Herald de Paris)
Una struttura simile ad un tempio e costruzioni su una piattaforma (Herald de Paris)
Al centro, due strutture di pali e trave (Herald de Paris)
Una struttura simile ad un tempio davanti ad un'altra piattaforma, anche questa con qualcosa sopra (Herald de Paris)
Colonne con dietro altri due elementi verticali (Herald de Paris)
Altra prospettiva del tempio (Herald de Paris)
(Herald de Paris)

***

Aggiornamento. Al di là del discorso su cosa si veda nelle foto – potrebbe benissimo essere solo un risultato della cattiva compressione JPG, francamente non me ne intendo – direi che questa storia ha decisamente molti punti oscuri.

Innanzitutto la carenza di dati: un conto è tenere la località segreta, un altro è non rivelare niente della spedizione.

Inoltre, gli “scopritori” hanno semplicemente rilasciato delle immagini satellitari senza neanche dire se ci siano stati in quel sito. E tuttavia chiedono fondi tramite un numero di telefono (peraltro del giornalista che ha avuto l’esclusiva della notizia).

Ho deciso di divulgare questa presunta scoperta solo perchè ripresa da Heritage Key, notoriamente affidabile. Ne ho contattato il giornalista, Sean Williams, che, scettico come me, sta cercando ulteriori conferme.

Se vi siete fatti qualche idea (o sapete qualcosa 😉 ) sarei curioso di sentire la vostra opinione, lasciando un commento o scrivendomi.

In ogni caso, fino a nuovi aggiornamenti, non posso che considerare questa notizia come NON affidabile.

Aggiornamento 18/12. Jes Alexander, giornalista che ha pubblicato l’esclusiva, svela di far parte dei ricercatori stessi e dice che la notizia (basata solo su immagini satellitari) è stata volutamente “montata” per attirare finanziamenti con cui compiere una spedizione.

21 pensieri su “Una misteriosa città sommersa nei Caraibi

    1. Mi spiace davvero che tutto ciò si riduca a una triste e sconsolata realtà. Quelle linee geometricamente perfette, frastagliate, intorbidite dall’acqua altro non sono che la compressione (pessima) del JPG: il JPG è il formato con cui vengono salvate le immagini per contenerne il più possibile le dimensioni. Ingrandendo una foto compressa in JPG capiterà anche a noi di trovare, magari sul volto di qualche nostro amico, delle città nascoste sotto gli oceani.

      Questo è il male del web. Troppa gente prova a prendere in giro altra gente contando sulla bonaria ignoranza.

      Buona notte.

      Daniele

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  1. Non per deludervi, ma in queste immagini ci vedo solo artefatti JPG con un filtro detail enhancement, in parole povere semplici zoom sui difetti di un’immagine dovuti all’algoritmo di compressione JPG…. 🙂

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    1. Ho dovuto guardare più volte le immagini per vederci quello che c’è scritto nella didascalia. E nella prima e nell’ultima non ci sono riuscito (le didascalie originali sono nel link).

      Un’altra cosa… mi accorgo adesso di un dettaglio molto importante: l’articolo dell’Herald de Paris segnala un numero di telefono (del giornalista) per informazioni e raccolta fondi. Ma è possibile che una cosa del genere abbia bisogno di una raccolta fondi?
      Mi informerò…

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  2. Dicisamente la cosa a cui somigliano di più e la sganatura a effetto Moire dovuta all’ingrandimento digitale, del resto questo tipo di strutture a squadrate sono sempre sospette quando sono prodotte da sistemi di imagin digitali. anche le fotocamere sui satelli possono produrre effetti di questo tipo quando le “strisciate” dei vari passaggi vengono incollate e i margini contigui sono stati realizzari in orari ( leggi: “con livello di illuminazione solare”)diversi.
    Un cantonata simile era stata presa recentemente analizzando un’area d’oceano usando immagini prese da GoogloHearth.

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  3. Vediamo: un articolo che parla di una spedizione segreta, in un luogo segreto, capitanata da un tizio con identità segreta. Volete sapere se ritengo questa notizia una storia interessante oppure una cazzata? E’ un segreto.

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  4. Di stupidaggini non ne posso più e questa sembra una di quelle costruite male, oltretutto: molto più divertente la piramide volante sopra il Cremlino. Non capisco bene perché divulgare così presto la “raccolta fondi” visto che non dovrebbe cascarci nessuno (forse). D’altra parte bisogna pur riuscire ad andare in vacanza, a Natale, nonostante la crisi, no?
    Era meglio Peter Kolosimo….

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  5. Insomma, stanno facendo una raccolta di fondi per andare al mare a Cuba. Li capisco. Quel che capisco meno è che la notizia sia arrivata sulla stampa tradizionale senza che qualcuno dotato di buonsenso l’abbia bloccata. La differenza fra loro e noi non era che noi pubblichiamo di tutto senza controllo, mentre loro sono seri? In questo caso mi pare sia proprio il contrario…

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  6. ragioniamo per assurdo.
    di indizi che sia una bufala, se ne trovano a migliaia.
    ma ipotizziamo che le immagini siano vere, cosa vediamo?

    io vedo una città, delle strade, una piramide.
    quanto è alta quella piramide?
    non vogliamo dire 50 metri? diciamo 15, 20?
    beh, in tal caso, vedo il mare più cristallino che esista.
    un mare in cui si distingua così chiaramente un fondale a 20 -30 m di profondità, da sopra la superficie, deve avere delle caratteristiche di densità e salinità dell’acqua fuori dal comune. e probabilmente l’acqua ha qualche proprietà fisica anomala, se è così incapace di rifrangere la luce che incide sulla sua superficie.

    vedo una città immensa, che si inghiotte in un boccone la Roma dei Giulio-Claudi.
    e vedo una città pianificata e costruita da un solo architetto. vedo una città che non ha una storia, che non ha conosciuto uno sviluppo, acceìrescimenti, fasi storiche. una città con una struttura talmente squadrata da far impallidire le colonie italiote di epooca ellenistica.
    avercelo, un piano regolatore così

    vedo strutture rimaste a rilievo per millenni.

    vedo l’impronta di un archeologo formidabile, capace di datare a co,lpo sicuro le vestigia di una civiltà ignota soltanto da una foto satellitare… schlieman col tesro di priamo e la maschera dii agamennone gli fa una pippa.

    riguardo alla localizzazione del sito, non dovrebbe essere difficile: basta trovare un tratto di oceano a fondale basso, roccioso e completamente privo di sabbia, presumibilmente all’interno di una baia, perchè 4-5 millenni di correnti, tempeste o moti ondosi intensi non avrebbero lasciato pali eretti.

    se voglio crederci, se decido di crederci, vedo una strada molto, molto in salita

    dopo di ciò, come sarebbe bello se ci sbagliassimio tutti!

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  7. Ragazzi come mi diverto a leggere i vostri commenti! L’ultimo, di Linus, mi fa venire voglia di rileggere “Jack Frusciante e’ uscito dal gruppo”, un po’ di Philip Dick e quella meraviglia di Tullio Avoledo “L’elenco telefonico di Atlantide” …mirabilmente a tono con tutta questa scemenza della citta’ sommersa. Nel 2002 era spuntato un “manufatto” (zona Russia) ricoperto da un qualche domopak alieno che proteggeva l’aggeggio dalle interperie e questo da milioni di anni…sembrava un film, oppure la materializzazione di un qualche residuo “reale” del cattivo extraterrestre di Larry Niven sul suo romanzo “Pianeta di schiavi”….soggetto tipo UFO-vampiraccio mentale che, naturalmente, non poteva se non chiamarsi Kzanol: un nome, una garanzia….
    Pare che, periodicamente (come stiamo dimostrando non si tratta di una congiura planetario-cosmica, bensi’ di banae raccolta di fondi per godersi le spiagge cubane….) bisogna inventarsene qualcuna, sai come si sarebbe divertito anche il C.G. Jung con le sue belle spiegazioni (siamo alla fine degli anni 50) sul come e perche’ la gente vedeva dischi volanti un po’ qui e un po’ la’. Be decidiamoci, sa ci diamo da fare potremmo scrivere un racconto a piu’ mani e impacchettare qualche decennio di storie da matti e fare un bestseller?
    Ne inventiamo una bella anche noi e poi si va, in gruppo, a scrivere un romanzo ai Caraibi? Ok, si accettano anche altre proposte topo-geografiche, ma a patto che si sia vicini a citta’ sommerse, strani cerchi nel grano, omini verdi col naso a trombetta etc.)… Facciamo una foto al castello di sabbia mirabilmente costruito sulla sabbia, il tutto dopo avere agghindato il manufatto con residui di computer trovati in una discarica e altra bigiotteria, elettrifichiamo l’attrezzo e spediamo la foto su Internet con il gruppo di matti (noi: qualcuno deve per forza stare fuori dall’inquadratura e riprendre l’evento per Youtube e qualcun’altro preparare qualcosa da mangiare perche’ a forza di saltare ci verra’ fame…) che salta ululando attorno al castello: ale’…stai a vedere che qualche disco volante si ferma veramente a vedere cosa cavolo stiamo facendo e per farci calmare ci indica un vero (vero) sito con annessa citta’ sommersa (loro possono, hanno le vere nuove tecnologie, fanno persino apparire i gelati alla frutta dal nulla…). Ok, la pianto di scrivere scemenze e torno al lavoro, coraggio…bello sognare!

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